La Terra non è sempre uguale a se stessa ma, giorno dopo giorno è in lenta e continua trasformazione. Questo comporta perciò dei movimenti, spesso violenti, della crosta terrestre. I terremoti dunque si verificano perché sta avvenendo un cambiamento più o meno significativo.
I terremoti hanno spesso origine nelle zone più profonde delle Terra, il punto in cui ha origine si chiama ipocentro.
Inevitabilmente si creano delle onde d'urto che vengono definite onde sismiche che, dall'ipocentro si propagano in ogni direzione provocando lo scuotimento di qualsiasi cosa si trovi sul loro cammino.
Infine, in superficie, c'è l'epicentro del terremoto, ossia quel punto che è situato sopra l'ipocentro del terremoto, dove la scossa sismica registra la maggiore intensità.
I terremoti si verificano praticamente ogni giorno e in ogni angolo del nostro pianeta. Gli scienziati indicano che la zona più soggetta a questi fenomeni sia quella della cosidetta "cintura di fuoco" del pacifico, ossia quella zona formata da moltissimi arcipelaghi come Giappone, Filippine, Nuova Zelanda, Polinesia. Per fortuna però la maggior parte sono rilevati solo da strumenti sofisticatissimi, mentre quelli catastrofici sono in minor numero, ma purtroppo avvengono.
Prevedere un terremoto è, ad oggi, impossibile. Tuttavia gli studiosi affermano che ci sono dei segnali che possano far presagire una scossa imminente. Ci sono infatti dei fenomeni naturali insoliti che vengono chiamati precursori sismici come: lampi o bagliori, interferenze nelle comunicazioni radio, nervosismo degli animali, variazione del livello delle falde o delle acque costiere, attività vulcanica.
Un terremoto può essere inoltre accompagnato da forti rumori che possono ricordare boati, rombi, tuoni, sequenze di spari, eccetera: questi suoni sono dovuti al passaggio delle onde sismiche all'atmosfera e sono più intensi in vicinanza dell'epicentro.